next up previous
Next: Lezione 26 (17 maggio Up: Matematica Discreta Previous: Lezione 24 (10 maggio

Subsections

Lezione 25 (12 maggio 1999 h. 9.30-10.30)

Reticoli come insiemi con operazioni

Abbiamo visto in precedenza che se $(L,\le)$ è un reticolo, allora sono definite le due operazioni binarie $\vee, \wedge:L\times L\to L$ che verificano le proprietà commutativa, associativa e di assorbimento. Vediamo come tali proprietà delle due operazioni determinino la struttura del reticolo.

Teorema 25.1   Sia L un insieme su cui sono definite due operazioni binarie $\vee, \wedge:L\times L\to L$ tali che per ogni $x,y,z\in L$ si abbia:
1. $x \vee y = y \vee x$   $x \wedge y = y \wedge x$
2. $(x \vee y)\vee z=x\vee(y\vee z)$   $(x\wedge y)\wedge z =x\wedge(y\wedge z)$
3. $x\vee(x\wedge y)=x$   $x\wedge(x\vee y)=x$
Allora esiste un ordinamento $\le$ su L che rende $(L,\le)$ un reticolo tale che per ogni $x,y\in L$ si ha che $\sup_\le\{x,y\}=x\vee y$ e $\inf_\le\{x,y\}=x\vee y$.

Dim.  L'esercizio 24.1 ci dice come definire la relazione d'ordine. Definiamo:

\begin{displaymath}x\le y \iff x = x\wedge y.
\end{displaymath}

Proviamo che $\le$ è una relazione d'equivalenza.

$\le$ è riflessiva. Usando la proprietà di assorbimento si ha che $x = x \vee(x \wedge x)$ e quindi $x \wedge x =x \wedge( x \vee(x \wedge
x))$. Ma allora usando ancora la proprietà di assorbimento $x \wedge( x \vee
(x \wedge x))= x$ e quindi $x\wedge x = x$ ossia $x \le x$.

$\le$ è antisimmetrica. Siano $x\le y$ e $y\le x$, ossia $x\wedge y = x$ e $y \wedge x = x$. Per la commutatività si ha allora che $x \wedge y = y \wedge x$ e quindi x=y.

$\le$ è transitiva. Sia $x\le y$ e $y \le z$ ossia $x\wedge y = x$ e $y \wedge z = y$. Allora, usando l'associatività, $x=x\wedge y =x \wedge
(y\wedge z)= (x\wedge y)\wedge z=x \wedge z$ e quindi $x \le z$.

Proviamo ora che $x \wedge y$ è l'estremo inferiore tra x e y. Usando la commutatività, l'associatività ed il già provato fatto che per ogni $x\in L$ si ha $x\wedge x = x$, si ha

\begin{displaymath}\begin{array}{lcl}
(x\wedge y)\wedge x = x \wedge(x \wedge y...
...=x\wedge y &\hbox{\rm {ossia
}} & x \wedge y \le y
\end{array}\end{displaymath}

Sia ora $z \le x$ e $z \le y$, ossia $z\wedge x=z$ e $z\wedge y=z$, allora

\begin{displaymath}z\wedge(x\wedge y)=(z\wedge x)\wedge y= =z\wedge y =z \quad\hbox{\rm {ossia}}\quad z\le x\wedge y.
\end{displaymath}

$x \wedge y$ verifica quindi le proprietà caratterizzanti dell'estremo inferiore, e quindi è l'estremo inferiore.

Proviamo ora che $x\vee y$ è l'estremo superiore tra x e y. Usando le proprietà commutative e di assorbimento, si ha

\begin{displaymath}\begin{array}{lcl}
(x\vee y)\wedge x = x \vee(x \wedge y)=x ...
...y \vee x)= y &\hbox{\rm {ossia
}} & y \le x \vee y
\end{array}\end{displaymath}

Sia ora $x \le z$ e $y \le z$ ossia $x\wedge z = x$ e $y \wedge z = y$. Allora, usando le proprietà di assorbimento e la commutatività, si ha che da $x\wedge z = x$ si ha che $z=(x\wedge z)\vee z= x \vee z$ e, analogamente, $z=y
\vee z$, ma allora, usando queste relazioni, l'associatività e la proprietà di assorbimento, si ha

\begin{displaymath}\begin{array}{lcl}
(x\vee y)\wedge z = (x\vee y)\wedge(x\vee ...
...e z))= (x\vee y) &\hbox{\rm {ossia}} &x\vee y \le z
\end{array}\end{displaymath}

Questo, prova che $x\vee y$ è l'estremo superiore tra x e y.

Si poteva anche osservare che dalle tre proprietà si ricava che $x=x\wedge
y\iff y=x\vee y$ (si veda l'esercizio seguente), ossia $x\le y$ se e solo se $y=x\vee y$. L'ultima proprietà poteva più semplicemente essere mostrata nel seguente modo: se $x \le z$ e $y \le z$ allora $z=x\vee z$e $z=y
\vee z$, ma allora

\begin{displaymath}(x\vee y)\vee z =x\vee(y\vee z)=x\vee z= z \quad\hbox{\rm {ossia}}\quad x\vee y\le
z.
\end{displaymath}

    $\square$

Osservazione 25.2   La proposizione 24.7 ed il teorema precedente mostrano che è completamente equivalente definire un reticolo in termini di ordinamento oppure definirlo come insieme dotato di due operazioni commutative, associative e che verificano la proprietà di assorbimento. Le due strutture algebrica (data dalle proprietà delle operazioni) e d'ordine sono due facce della stessa medaglia e che possono quindi essere usate indifferentemente a seconda delle necessità.

Esercizio 25.1      Si dimostri usando soltanto le proprietà commutativa, associativa e di assorbimento delle due operazioni, che in un reticolo $x\vee y=y\iff x\wedge y
=x$.
Soluzione

Definizione di complemento

Definizione 25.3   Sia L un reticolo diremo che L è limitato se ha massimo e minimo, che saranno denotati rispettivamente con 0 e 1. Ossia, nel linguaggio dell'ordinamento

\begin{displaymath}\exists 0,1\in L : x\le 1\hbox{\rm { e }} 0\le x \quad \forall x\in L
\end{displaymath}

o, equivalentemente, nel linguaggio algebrico

\begin{displaymath}\exists 0,1\in L : x\wedge1 = x \hbox{\rm { e }} x \wedge0 = 0 \quad \forall x\in L
\end{displaymath}

che, in virtù di quanto visto nell'esercizio 24.1, equivale a dire

\begin{displaymath}\exists 0,1\in L : x\vee1 = 1 \hbox{\rm { e }} x \vee0 = x \quad \forall x\in L.
\end{displaymath}

Se L è un reticolo limitato, diremo che $x'\in L$ è un complemento di x se:

\begin{displaymath}x\vee x' =1\qquad x\wedge x' = 0.
\end{displaymath}

Un reticolo limitato in cui ogni elemento ha un complemento di dice complementato

Osservazione 25.4   Rispetto alla struttura algebrica, lo 0 è elemento neutro per $\vee$ mentre 1 è un elemento neutro per $\wedge$.

Definizione di reticolo distributivo

Definizione 25.5   Diremo che un reticolo L è distributivo se valgono le seguenti:

\begin{eqnarray*}x\vee(y\wedge z)=(x\vee y) \wedge(x \vee z) \quad \forall x,y\i...
...e(y\vee z)=(x\wedge y) \vee(x \wedge z) \quad \forall x,y\in L
\end{eqnarray*}


Esercizio 25.2      Sia L un reticolo. Si provi che le due proposizioni
1.
$x\vee(y\wedge z)=(x\vee y) \wedge(x \vee z) \quad \forall x,y\in L$
2.
$x\wedge(y\vee z)=(x\wedge y) \vee(x \wedge z) \quad \forall x,y\in L$
sono equivalenti. In altri termini, nella definizione che abbiamo dato una delle due richieste è superflua, e quindi per verificare che un reticolo è distributivo è sufficiente mostrarne una delle due.
Soluzione

Proposizione 25.6   Sia L un reticolo distributivo e limitato. Se $x\in L$ ha un complemento, allora tale complemento è unico.

Dim.  Supponiamo che x1 e x2 siano due complementi di x, allora

\begin{displaymath}x_1=x_1\wedge1 =x_1\wedge(x\vee x_2) = (x_1\wedge x)\vee(x_1\wedge x_2) = 0\vee
(x_1\wedge x_2)=(x_1\wedge x_2)
\end{displaymath}

scambiando x1 con x2 si ottiene anche $x_2=x_2\wedge x_1$ e quindi, x1=x2.     $\square$

Osservazione 25.7   La distributività è essenziale per l'unicità del complemento. Si prenda ad esempio il reticolo schemattizzato dal seguente diagramma:

\begin{picture}(110,110)(-5,-5)
\put(50,0){\circle*{4}}
\put(0,50){\circle*{4}...
... }}
\put(3,47){{$a$ }}
\put(53,47){{$b$ }}
\put(103,47){{$c$ }}
\end{picture}
intendendo con questo che $0\le x$ e $x \le 1$ per ogni x e che a,b,c non sono tra loro confrontabili. Allora chiaramente sia b che c sono dei complementi per a ed infatti il reticolo non è distributivo:

\begin{displaymath}a\vee(b\wedge c) =a \vee0 = a
\end{displaymath}

mentre

\begin{displaymath}( a \vee b)\wedge(a \vee c) = 1 \wedge1 =1.
\end{displaymath}

Definizione di algebra di Boole

Definizione 25.8   Un reticolo distributivo, e complementato viene chiamato un'algebra di Boole.

Esempio 25.9   Se X è un insieme il reticolo ${\cal P}(X)$ delle sue parti è un'algebra di Boole. Valgono infatti le relazioni di distributività ed il complemento di un $A\in {\cal P}(X)$ non è altro che il suo complementare insiemistico $\complement A=X\setminus A$.

Gli anelli booleani sono algebre di Boole

Teorema 25.10   Sia R un anello booleano allora R, con la sua struttura di reticolo è un'algebra di Boole.

Dim.  Dobbiamo dimostrare che R è limitato, complementato e distributivo. Ricordiamo che la struttura di reticolo di Rè data dll'ordinamento parziale $a\le b\iff ab=a$ per la quale si ha $a\vee
b= a+b+ab$ e $a\wedge b = ab$.

Osserviamo che $a \wedge0 =a0=o0$ per ogni $a\in R$ e quindi lo 0 dell'anello è anche lo 0 del reticolo.

Se $a\in R$ allora $a\wedge1 = a 1 =a$ e quindi l'1 dell'anello è anche l'1 del reticolo.

Se $a\in R$ allora

\begin{eqnarray*}a \wedge(1+a) &=& a (1+a)=a+a^2=a+a=0 \\
a\vee(1+a)&=& a +(1+a) +a(1+a) = \\
& = & a + 1 + a + a + a^2 = 1+ a+a+a+a =1.
\end{eqnarray*}


quindi (1+a) è un complemento di a.

Proviamo che è distributivo.

\begin{eqnarray*}a\vee(b\wedge c) & = & a\vee(bc) = a+bc+a(bc) = a+bc+abc \\ [5p...
...bc= \\
& = & a+ac+ac+ab+bc+abc+ab+abc+abc= \\
& = & a+bc+abc
\end{eqnarray*}


e quindi $ a\vee(b\wedge c)=(a\vee b)\wedge(a \vee c)$. Per quanto detto nell'esercizio 25.2, possiamo allora affermare che il reticolo è distributivo.     $\square$


next up previous
Next: Lezione 26 (17 maggio Up: Matematica Discreta Previous: Lezione 24 (10 maggio
Domenico Luminati
1999-07-08