I segnali sono dei numeri ai quali i programmi attribuiscono determinati significati relativi a quanto accade nel sistema. I segnali rappresentano sia un'informazione che un ordine: nella maggior parte dei casi i programmi possono intercettare i segnali e compiere delle operazioni correlate prima di adeguarsi al nuovo stato, oppure addirittura rifiutare gli ordini; in altri casi sono immediatamente sottomessi agli ordini.
La tabella (tabella) elenca i segnali descritti dallo standard POSIX.1, mentre l'elenco completo può essere ottenuto consultando signal(7).
I segnali sono numeri ai quali sono stati abbinati dei nomi standard che ne rappresentano in breve il significato (in forma di abbreviazione o di acronimo). I numeri dei segnali non sono standard tra i vari sistemi Unix e dipendono dal tipo di architettura hardware utilizzata. Anche all'interno di Linux stesso ci possono essere differenze a seconda del tipo di macchina che si utilizza.
Questo particolare è importante sia per giustificare il motivo per cui è opportuno fare riferimento ai segnali in forma verbale, sia per ricordare la necessità di fare attenzione con i programmi che richiedono l'indicazione di segnali esclusivamente in forma numerica (per esempio top).
Alcuni segnali possono essere inviati al programma con il quale si interagisce attraverso
alcune combinazioni di tasti.
Di solito si invia un segnale SIGINT attraverso la combinazione
L'effetto di queste combinazioni di tasti dipende dal tipo di configurazione del terminale che si utilizza effettivamente. Questa può essere controllata o modificata attraverso il programma stty stty. Come si può vedere dall'esempio seguente, alcune combinazioni di tasti (rappresentate nella forma ``^x'') sono associate a delle funzioni. Nel caso di quelle appena descritte, le funzioni sono intr, susp e quit.
$
stty -
a
speed 38400 baud; rows 28; columns 88; line = 204;
intr = ^C; quit = ^\; erase = ^H; kill = ^U; eof = ^D; eol = <undef>;
eol2 = <undef>; start = ^Q; stop = ^S; susp = ^Z; rprnt = ^R; werase = ^W;
lnext = ^V; flush = ^O; min = 1; time = 0;
-parenb -parodd cs8 -hupcl -cstopb cread -clocal -crtscts
-ignbrk brkint ignpar -parmrk -inpck -istrip -inlcr -igncr icrnl ixon -ixoff
-iuclc -ixany imaxbel
opost -olcuc -ocrnl onlcr -onocr -onlret -ofill -ofdel nl0 cr0 tab0 bs0 vt0 ff0
isig icanon iexten echo echoe echok -echonl -noflsh -xcase -tostop -echoprt
echoctl echoke
Le shell offrono generalmente dei comandi interni per l'invio di segnali ai processi da loro avviati. In particolare, quelle che come bash sono in grado di gestire i job, utilizzano i segnali in modo trasparente per fare riprendere un processo sospeso.
Per esempio, nel caso di bash,
sospende il processo in primo piano (foreground) attraverso un segnale SIGTSTP,
fg
fa riprendere il processo sospeso attraverso un segnale SIGCONT.
Il modo normale per inviare un segnale a un processo è l'uso di kill che, a seconda dei casi, può essere un comando interno di shell o un programma. Il nome kill deriva in particolare dall'effetto che si ottiene utilizzandolo senza l'indicazione esplicita di un segnale da inviare: quello predefinito è SIGTERM attraverso il quale si ottiene normalmente la conclusione del processo destinatario.
Attraverso kill si riesce solitamente a ottenere un elenco dei segnali disponibili con il loro numero corrispondente. Ciò è molto importante per conoscere esattamente quale numero utilizzare con i programmi che non permettono l'utilizzo dei segnali in forma verbale.
$
kill -
l
1) SIGHUP 2) SIGINT 3) SIGQUIT 4) SIGILL
5) SIGTRAP 6) SIGIOT 7) SIGBUS 8) SIGFPE
9) SIGKILL 10) SIGUSR1 11) SIGSEGV 12) SIGUSR2
13) SIGPIPE 14) SIGALRM 15) SIGTERM 17) SIGCHLD
18) SIGCONT 19) SIGSTOP 20) SIGTSTP 21) SIGTTIN
22) SIGTTOU 23) SIGURG 24) SIGXCPU 25) SIGXFSZ
26) SIGVTALRM 27) SIGPROF 28) SIGWINCH 29) SIGIO
30) SIGPWR
Nelle sezioni seguenti viene descritto il programma kill, mentre di solito, se non si indica esplicitamente che si fa riferimento a un programma, interverrà il comando interno di shell.
kill [<opzioni>] [<PID>... ]
Permette di inviare un segnale a uno o più processi identificati attraverso il loro numero PID. Se non viene specificato, il segnale predefinito è SIGTERM che normalmente procura la conclusione dell'esecuzione dei processi destinatari. Questo giustifica il nome kill.
-
s <segnale>
Specifica il nome o il numero del segnale da inviare.
-
l
Mostra l'elenco dei segnali disponibili con i numeri corrispondenti.
$
kill -
s SIGHUP 1203
Invia il segnale SIGHUP al processo corrispondente al numero 1203.
$
kill -
s 1 1203
Esattamente come nell'esempio precedente
$
kill -
l
Mostra l'elenco dei segnali disponibili.
killall [<opzioni>]
[
-
<segnale>]
[<comando>... ]
Invia un segnale a tutti i processi che eseguono i comandi specificati. Si utilizza quindi killall per inviare un segnale a dei processi identificati per nome. Se non viene specificato il segnale da inviare, si utilizza SIGTERM. I segnali possono essere indicati per nome o per numero.
-
l
Mostra l'elenco dei segnali disponibili con i numeri corrispondenti.
1997.10.26 - Scritto da Daniele Giacomini daniele@calion.com (vedi copyright: Appunti Linux).