Le informazioni sulla situazione dei processi vengono ottenute a partire dalla tabella dei processi messa a disposizione dal kernel. Dal momento che il meccanismo attraverso cui queste informazioni possono essere ottenute dal kernel non è standardizzato per tutti i sistemi Unix, questi programmi che ne permettono la consultazione hanno raramente un funzionamento conforme.
Il meccanismo utilizzato in particolare da Linux è quello del filesystem virtuale montato nella directory /proc/.
Il controllo dello stato dei processi esistenti avviene fondamentalmente attraverso l'uso di ps, pstree e top. Il primo mostra un elenco di processi e delle loro caratteristiche, il secondo un albero che rappresenta la dipendenza gerarchica dei processi e il terzo l'evolversi dello stato di questi.
ps e pstree rappresentano la situazione di un istante: il primo si presta per eventuali rielaborazioni successive, mentre il secondo è particolarmente adatto a seguire l'evoluzione di una catena di processi, specialmente quando a un certo punto si verifica una transizione nella proprietà dello stesso (UID).
#
ps
PID TTY STAT TIME COMMAND
374 1 S 0:01 /bin/login -- root
375 2 S 0:00 /sbin/mingetty tty2
376 3 S 0:00 /sbin/mingetty tty3
377 4 S 0:00 /sbin/mingetty tty4
380 5 S 0:00 /sbin/mingetty tty5
382 1 S 0:00 -bash
444 p0 S 0:00 su
445 p0 S 0:00 bash
588 p0 R 0:00 ps
$
pstree -
u -
p
init(1)-+-crond(173)
|-gpm(314)
|-inetd(210)
|-kerneld(23)
|-kflushd(2)
|-klogd(162)
|-kswapd(3)
|-login(374)---bash(382)
|-login(381)---bash(404,daniele)---startx(415)---xinit(416)-...
|-lpd(232)
|-mingetty(380)
|-mingetty(375)
|-mingetty(376)
|-mingetty(377)
|-named(221)
|-nfsiod(4)
|-nfsiod(5)
|-nfsiod(6)
|-nfsiod(7)
|-portmap(184)
|-rpc.mountd(246)
|-rpc.nfsd(255)
|-rxvt(433)---bash(434,daniele)---su(444,root)---bash(445)
|-rxvt(436)---bash(437,daniele)---pstree(608)
|-sendmail(302)
|-snmpd(198)
|-syslogd(153)
`-update(379)
top invece è un programma che impegna un terminale (o una finestra di terminale) per mostrare il continuo aggiornamento della situazione. Si tratta quindi di un monitor continuo, con l'aggiunta però della possibilità di interferire con i processi inviandovi dei segnali o cambiandone il valore nice.
I programmi che visualizzano la situazione dei processi, utilizzano spesso delle sigle per identificare alcune caratteristiche.
La tabella (seguente) ne descrive alcune.
In particolare, lo stato del processo rappresentato dalla sigla STAT, viene descritto da una o più lettere alfabetiche il cui significato viene riassunto nella tabella (seguente).
ps [<opzioni>] [pid... ]
Visualizza un elenco dei processi in corso di esecuzione. Se non viene specificato diversamente, si ottiene solo l'elenco dei processi che appartengono all'utente. Dopo le opzioni possono essere indicati esplicitamente i processi (in forma dei numeri PID) in modo da ridurre a loro l'elenco ottenuto.
-
l
Emette un elenco ``lungo'', composto in sostanza da più elementi informativi.
-
u
Formato utente: viene indicato in particolare l'utente a cui appartiene ogni processo e l'ora di inizio in cui il processo è stato avviato.
-
f
Visualizza in modo semplificato, la dipendenza gerarchica tra i processi.
-
a
Visualizza anche i processi appartenenti agli altri utenti.
-
r
Emette l'elenco dei soli processi effettivamente in esecuzione, escludendo cioè quelli che per qualunque motivo sono in uno stato di pausa.
-
h
Elimina l'intestazione dall'elenco. Può essere utile quando si vuole elaborare in qualche modo l'elenco.
-
tx
Permette di ottenere l'elenco dei processi associati al terminale x. Per identificare un terminale, si può utilizzare il nome del dispositivo corrispondente, /dev/..., oppure la sigla ottenuta dal nome eliminando il prefisso tty o cu.
-
e
Mostra l'ambiente particolare del processo dopo la riga di comando.
-
w
Se la riga è troppo lunga consente la visualizzazione di una riga in più: l'opzione può essere indicata più volte in modo da specificare quante righe aggiuntive possono essere utilizzate.
-
O[+|-
]<chiave>[[+|-
]<chiave>]...
-
-
sort=[+|-
]<chiave>[,[+|-
]<chiave>]...
Permette di ottenere un risultato ordinato in base alle chiavi di ordinamento
specificate.
Le chiavi di ordinamento sono composte da una sola lettera nel caso si usi
l'opzione -
O, mentre sono rappresentate da una parola nel caso
dell'opzione -
-
sort.
Il segno + (sottinteso) indica un ordinamento crescente, mentre il segno
-
indica un ordinamento decrescente.
Le chiavi di ordinamento sono indicate simbolicamente in base all'elenco (parziale)
visibile nella tabella
(seguente).
$
ps
Elenca i processi appartenenti all'utente che da il comando.
$
ps -
a -
l
Elenca tutti i processi utilizzando un formato più ampio in modo da fornire più dettagli sui processi.
$
ps -
a -
r
Elenca tutti i processi in funzione escludendo quelli in pausa.
$
ps -
a -
l -
OUr
Elenca tutti i processi in formato allargato e riordinato per UID (numero utente) e quindi in base alla dimensione residente in memoria dei processi.
$
ps -
a -
l -
-
sort=uid,rss
Equivalente all'esempio precedente.
pstree [<opzioni>]
[<PID> | <utente>]
Visualizza uno schema ad albero dei processi in corso di esecuzione. È possibile specificare un numero di processo (PID), oppure il nome di un utente per limitare l'analisi. Di solito, quando da uno stesso genitore si diramano diversi processi con lo stesso nome, questi vengono raggruppati. Per cui:
init---4*[agetty]
rappresenta un gruppo di quattro processi agetty, tutti discendenti da init.
-
a
Mostra tutta la riga di comando e non solo il nome del processo.
-
c
Disabilita l'aggregazione dei processi con lo stesso nome derivanti dallo stesso genitore.
-
h
Evidenzia il processo corrente e i suoi predecessori (antenati).
-
l
Visualizza senza troncare le righe troppo lunghe.
-
p
Mostra i PID.
-
u
Mostra la transizione degli UID, quando da un genitore appartenente a un certo utente, viene generato un processo che appartiene a un altro.
top [<opzioni>]
Visualizza la situazione sull'utilizzo delle risorse di sistema attraverso una tabella dell'attività principale della CPU, cioè dei processi che la impegnano maggiormente. Lo schema viene aggiornato a brevi intervalli, di conseguenza, impegna un terminale. Durante il suo funzionamento, top accetta dei comandi espressi con un singolo carattere.
-
d <secondi-di-dilazione>
Permette di specificare l'intervallo di tempo in secondi che viene lasciato trascorrere tra un aggiornamento e l'altro della tabella. Se non viene indicato questo argomento, l'intervallo di tempo tra gli aggiornamenti della tabella è di 5 secondi.
-
q
Permette all'utente root di richiedere un aggiornamento della tabella in modo continuo, senza intervalli di pausa.
-
s
Disabilita la possibilità di utilizzare alcuni comandi in modo interattivo. Può essere utile quando si vuole lasciare funzionare top in un terminale separato e si vogliono evitare incidenti.
-
i
Permette di visualizzare anche i processi inattivi o zombie.
-
c
Permette di visualizzare la riga di comando, invece del solo nome del programma.
top accetta una serie di comandi interattivi, espressi da un singolo carattere.
h | ?
La lettera h o il simbolo ? fanno apparire un breve riassunto dei comandi e lo stato delle modalità di funzionamento.
k
Permette di inviare un segnale a un processo che verrà indicato successivamente. Se il segnale non viene specificato, viene inviato SIGTERM.
i
Abilita o disabilita la visualizzazione dei processi inattivi e dei processi zombie.
n | #
Cambia la quantità di processi da visualizzare. Il numero che esprime questa quantità viene richiesto successivamente. Il valore predefinito di questa quantità è zero, che corrisponde al numero massimo in funzione delle righe a disposizione sullo schermo (o sulla finestra) del terminale.
q
Termina l'esecuzione di top.
r
Permette di modificare il valore nice di un determinato processo. Dopo l'inserimento della lettera r, viene richiesto il PID del processo su cui agire e il valore nice. Un valore nice positivo, peggiora le prestazioni di esecuzione di un processo, mentre un valore negativo, che però può essere attribuito solo dall'utente root, migliora le prestazioni. Se non viene specificato il valore nice, si intende 10.
S
Attiva o disattiva la modalità di visualizzazione cumulativa, con la quale, la statistica sull'utilizzo di risorse da parte di ogni processo, tiene conto anche di quello dei processi figli.
s
Cambia la durata, espressa in secondi, dell'intervallo tra un aggiornamento e l'altro dei valori visualizzati. L'utente root può attribuire il valore zero che implica un aggiornamento continuo. Il valore predefinito di questa durata è di 5 secondi.
f | F
Permette di aggiungere o eliminare alcuni campi nella tabella dei processi.
Oltre alle informazioni dettagliate sui processi possono essere interessanti delle informazioni riassuntive dell'uso delle risorse di sistema. In particolare si usano uptime e free. Il primo in particolare, permette di conoscere da quanto tempo è in funzione il sistema senza interruzioni, il secondo mostra l'utilizzo della memoria.
$
uptime
5:10pm up 2:21, 6 users, load average: 0.45, 0.48, 0.41
$
free
total used free shared buffers cached
Mem: 22724 22340 384 13884 3664 5600
-/+ buffers: 13076 9648
Swap: 16628 6248 10380
uptime [<opzioni>]
Emette una sola riga contenente:
free [<opzioni>]
free emette attraverso lo standard output una serie di informazioni relative alla memoria reale e virtuale (swap).
-
b
I valori vengono espressi in byte.
-
k
I valori vengono espressi in Kbyte (è la modalità predefinita).
-
t
Visualizza anche una riga contenente i totali.
-
o
Disabilita il cosiddetto aggiustamento dei buffer. Normalmente, senza questa opzione, la memoria destinata ai buffer viene considerata libera.
-
s <secondi-di-dilazione>
Permette di ottenere un aggiornamento continuo a intervalli regolari stabiliti dal numero di secondi indicato come argomento. Questo numero può essere anche decimale.
1997.10.26 - Scritto da Daniele Giacomini daniele@calion.com (vedi copyright: Appunti Linux).