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Applicazioni lineari

Esercizio 43   Determinare quali delle seguenti applicazioni sono lineari:

  $\displaystyle f_1: R^2 \rightarrow R^3$ $\displaystyle f_1(x,y)$ $\displaystyle =(x+y,2x-y,y-x)$    
  $\displaystyle f_2: R^3 \rightarrow R^2$ $\displaystyle f_2(a,b,c)$ $\displaystyle =(a+2b-c,a-b-c)$    
  $\displaystyle f_3: R^2 \rightarrow R^2$ $\displaystyle f_3(a,b)$ $\displaystyle =(a^2,a+b)$    
  $\displaystyle f_4: R^3 \rightarrow R^3$ $\displaystyle f_4(x,y,z)$ $\displaystyle =(x,y,z)+(1,0,1)$    
  $\displaystyle f_5: R^3 \rightarrow R^3$ $\displaystyle f_5(v)$ $\displaystyle =2v$    
  $\displaystyle f_6: R^2 \rightarrow R^2$ $\displaystyle f_6(x,y)$ $\displaystyle =(x-y,x+y+1)$    

Dimostrazione. Si tratta di verificare se, per ogni scelta di $ (x,y)$, $ (z,w)$ in $ R^2$ e $ \lambda$, $ \mu$ in $ R$, risulta

$\displaystyle f_1( \lambda(x,y)+ \mu (z,w))= \lambda f_1(x,y)+ \mu f_1(z,w).
$

Ora

  $\displaystyle f_1( \lambda(x,y)+ \mu (z,w))=f_1( \lambda x+ \mu z, \lambda y + \mu w)$        
  $\displaystyle =( \lambda x+ \mu z + \lambda y + \mu w, 2 \lambda x+ 2 \mu z- \lambda y - \mu w, \lambda y + \mu w - \lambda x - \mu z)$        
  $\displaystyle =\lambda (x+y,2x-y,y-x)+ \mu (z+w, 2z-w, w-z)$        
  $\displaystyle =\lambda f_1(x,y)+ \mu f_1(z,w).$    

Ne segue che $ f_1$ è lineare.

In modo analogo si verifica che $ f_2$ è lineare. Infatti per ogni $ (a,b,c)$ e $ (x,y,z)$ in $ R^3$, per ogni $ \lambda$ e $ \mu$ in $ R$ si ha:

  $\displaystyle f_2( \lambda (a,b,c)+ \mu (x,y,z))=f_2( \lambda a + \mu x, \lambda b + \mu y, \lambda c+ \mu z)$        
  $\displaystyle =(\lambda a + \mu x+ 2 \lambda b+ 2 \mu y - \lambda c - \mu z, \lambda a + \mu x- \lambda b- \mu y - \lambda c - \mu z)$        
  $\displaystyle = \lambda(a+2b-c, a-b-c)+ \mu (x+2y-z,x-y-z)$        
  $\displaystyle =\lambda f_2(a,b,c)+ \mu f_2(x,y,z).$    

L'applicazione $ f_3$ non è lineare, per esempio perchè

$\displaystyle f_3((1,0)+(1,1))=f_3(2,1)=(4,3) \neq (1,1)+(1,2)=f_3(1,0)+ f_3(1,1).
$

Anche l'applicazione $ f_4$ non è lineare perchè se lo fosse dovrebbe mandare il vettore nullo in sè, mentre

$\displaystyle f_4(0,0,0)=(1,0,1).
$

L'applicazione $ f_5$ è un endomorfismo di $ R^3$ infatti

$\displaystyle f_5(\lambda v+ \mu w)= 2 \lambda v+ 2 \mu w= \lambda (2v)+ \mu (2w)=\lambda f_5(v)+ \mu f_5(w),
$

per ogni $ v, w$ in $ R^3$ e per ogni $ \lambda, \mu$ in $ R$.

Infine l'applicazione $ f_6$ non è lineare perchè

$\displaystyle f_6(0,0)=(0,1).
$

$ \qedsymbol$

Esercizio 44   Sono dati i vettori di $ R^3$:

$\displaystyle v_1=(1,1,0) \quad v_2=(1,0,1) \quad v_3=(0,1,1).
$

Provare che esiste un unico endomorfismo $ f: R^3 \rightarrow R^3$ tale che

$\displaystyle f(v_1)=(0,1,1) \quad f(v_2)=(0,2,2) \quad \textrm{e}\quad v_3 \in \kker(f).
$

Determinare una base di $ \imm(f)$ e $ \kker(f)$ e $ f(0,0,1)$.

Dimostrazione. Una applicazione lineare è univocamente determinata quando si conoscono le immagini degli elementi di una base del dominio.

Nel nostro caso i vettori $ v_1$, $ v_2$ e $ v_3$ formano una base di $ R^3$ perchè

$\displaystyle \dete \left (
\begin{matrix}
1&1&0\\
1&0&1\\
0&1&1
\end{matrix}\right ) \neq 0.
$

Sia $ f$ l'endomorfismo di $ R^3$ definito da

  $\displaystyle f(v_1)=(0,1,1)$    
  $\displaystyle f(v_2)=(0,2,2)$    
  $\displaystyle f(v_3)=(0,0,0).$    

L'applicazione $ f$ è completamente determinata perchè per ogni $ v \in R^3$ sarà $ v=~a_1v_1+a_2v_2+a_3v_3$ per certi $ a_1, a_2, a_3$ in $ R$. Allora

$\displaystyle f(v)=a_1f(v_1)+a_2f(v_2)+a_3f(v_3).
$

Inoltre $ f$ è univocamente determinata perchè se $ g$ è un altro endomorfismo di $ R^3$ tale che

  $\displaystyle g(v_1)=(0,1,1)$    
  $\displaystyle g(v_2)=(0,2,2)$    
  $\displaystyle g(v_3)=(0,0,0),$    

allora per ogni $ v=~a_1v_1+a_2v_2+a_3v_3$ in $ R^3$ riesce

$\displaystyle f(v)=a_1f(v_1)+a_2f(v_2)+a_3f(v_3)=a_1g(v_1)+a_2g(v_2)+a_3g(v_3)=g(v),
$

sicchè $ f \equiv g$.

Un sistema di generatori per l'immagine di $ f$ è l'insieme $ \{f(v_1), f(v_2), f(v_3) \}= \{(0,1,1),
(0,2,2), (0,0,0) \}$. È immediato verificare che $ f(v_2)$ e $ f(v_3)$ sono multipli di $ f(v_1)$, pertanto una base di $ \imm(f)$ è $ \{ (0,1,1) \}$.

Il nucleo di $ f$ è il sottospazio di $ R^3$:

$\displaystyle \kker(f)= \{v \in R^3\;:\;f(v)=(0,0,0) \}.
$

Per determinarne una base osserviamo innanzitutto che $ v_3 \in \kker(f)$. Inoltre

$\displaystyle f(2v_1-v_2)=2f(v_1)-f(v_2)=(0,0,0),
$

così anche il vettore $ 2v_1-v_2=(1,2,-1)$ appartiene a $ \kker(f)$. Siccome i vettori $ 2v_1-v_2$ e $ v_3$ sono linearmente indipendenti, formano una base del nucleo. Notiamo che $ \kker(f)$ non può avere dimensione $ 3$ perchè altrimenti $ f$ sarebbe identicamente nulla.

Infine per determinare l'immagine di $ v=(0,0,1)$ tramite $ f$ dobbiamo scrivere $ v$ in termini della base $ \{v_1,v_2,v_3 \}$.

Risulta

$\displaystyle v=\frac{1}{2}(v_2+v_3-v_1),
$

così

$\displaystyle f(0,0,1)=\frac{1}{2}(f(v_2)+f(v_3)-f(v_1))= \frac{1}{2}((0,2,2)-(0,1,1))=(0, \frac{1}{2}, \frac{1}{2}).
$

$ \qedsymbol$

Esercizio 45   Sia $ F: R^3 \rightarrow R^3$ l'applicazione lineare definita da

$\displaystyle F(x,y,z) = (-x + 2y +3z, kx-4y-6z, x + kz)
$

Si determinino i sottospazi $ \kker(F)$ e $ \imm(F)$, se ne calcoli una base e si verifichi il teorema della nullità più rango, al variare del parametro reale $ k$.

Dimostrazione. Determiniamo la matrice associata a $ F$ rispetto alla base canonica di $ R^3$. Si ha

$\displaystyle F(1,0,0)=(-1,k,1)$    
$\displaystyle F(0,1,0)=(2,-4,0)$    
$\displaystyle F(0,0,1)=(3,-6,k),$    

dunque la matrice associata a $ F$ è la matrice

$\displaystyle A= \left( \begin{matrix}
-1&2&3\\
k&-4&-6\\
1&0&k
\end{matrix}\right).
$

La dimensione di $ \imm(F)$ è uguale al rango di $ A$ e dunque

$\displaystyle \dimm( \imm(F))= \begin{cases}
3 & \textrm{se $k \neq 0,2$}\\
2 & \textrm{se $k=0,2$.}
\end{cases}$

Per $ k \neq 0,2$ una base di $ \imm(F)$ è

$\displaystyle \{ (-1,k,1), (2,-4,0), (3,-6,k) \}
$

mentre il nucleo di $ F$ è costituito dal solo vettore nullo.

Per $ k=0$ la matrice $ A$ diventa

$\displaystyle \left( \begin{matrix}
-1&2&3\\
0&-4&-6\\
1&0&0
\end{matrix}\right ).
$

Una base per l'immagine di $ F$ è costituita da due vettori colonna di $ A$ linearmente indipendenti, per esempio

$\displaystyle \{(-1,0,1), (2,-4,0) \}.
$

Il nucleo di $ F$ è costituito dai vettori $ (x,y,z)$ in $ R^3$ tali che:

$\displaystyle \left[ \begin{matrix}
-1&2&3\\
0&-4&-6\\
1&0&0
\end{matrix}\r...
...
\end{matrix}\right]=
\left[
\begin{matrix}
0\\
0\\
0
\end{matrix}\right].
$

Risolvendo il sistema si trova:

$\displaystyle \kker(F)= \{ (0,-3t,2t)\;:\; t \in R \},
$

pertanto il nucleo di $ F$ ha dimensione $ 1$ e una sua base è:

$\displaystyle \{(0,-3,2) \}.
$

Risulta verificato il teorema di nullità più rango perchè:

$\displaystyle 3-1= \dimm(R^3)- \dimm(\kker(F))= \dimm(\imm(F))=2.
$

Per $ k=2$ la matrice $ A$ diventa

$\displaystyle \left( \begin{matrix}
-1&2&3\\
2&-4&-6\\
1&0&2
\end{matrix}\right ).
$

Di nuovo una base per l'immagine di $ F$ è costituita da due vettori colonna di $ A$ linearmente indipendenti, per esempio

$\displaystyle \{(-1,2,1), (2,-4,0) \}.
$

Risolvendo il sistema

$\displaystyle \left[ \begin{matrix}
-1&2&3\\
2&-4&-6\\
1&0&2
\end{matrix}\r...
...z
\end{matrix}\right]=
\left[
\begin{matrix}
0\\
0\\
0
\end{matrix}\right]
$

si trova:

$\displaystyle \kker(F)= \{ (-4t,-5t,2t)\;:\; t \in R \}.
$

Ne segue che il nucleo di $ F$ ha dimensione $ 1$, sicchè risulta verificato il teorema di nullità più rango. Una base per $ \kker(F)$ è:

$\displaystyle \{(-4,-5,2) \}.
$

$ \qedsymbol$

Esercizio 46   Sia $ F: R^4 \rightarrow R^3$ l'applicazione lineare definita da

$\displaystyle F(x,y,z,w) = (x + ky +w, kx +4y +2w, x + z +w).
$

Si determinino i sottospazi $ \kker(F)$, $ \imm(F)$, se ne calcoli una base e si verifichi il teorema della nullità più rango, al variare del parametro reale $ k$.

Dimostrazione. Scriviamo la matrice associata a $ F$ rispetto alle basi canoniche di $ R^4$ e $ R^3$. Si ha:

$\displaystyle F(1,0,0,0)=(1,k,1)$    
$\displaystyle F(0,1,0,0)=(k,4,0)$    
$\displaystyle F(0,0,1,0)=(0,0,1)$    
$\displaystyle F(0,0,0,1)=(1,2,1).$    

La matrice associata a $ F$ è allora la matrice

$\displaystyle A= \left( \begin{matrix}
1&k&0&1\\
k&4&0&2\\
1&0&1&1
\end{matrix}\right).
$

Per determinare il nucleo di $ F$ risolviamo il sistema:

$\displaystyle \left[ \begin{matrix}
1&k&0&1\\
k&4&0&2\\
1&0&1&1
\end{matrix...
...\end{matrix}\right ]=
\left[
\begin{matrix}
0\\
0\\
0
\end{matrix}\right].
$

Una possibile riduzione dalla matrice dei coefficienti è la seguente:

  $\displaystyle \left( \begin{matrix}1&k&0&1\\ k&4&0&2\\ 1&0&1&1 \end{matrix} \ri...
...adsto \left( \begin{matrix}1&0&1&1\\ 0&4&-k&2-k\\ 0&k&-1&0 \end{matrix} \right)$        
  $\displaystyle \leadsto \left( \begin{matrix}1&0&1&1\\ 0&4&-k&2-k\\ 0&0&k^2-4&k(k-2) \end{matrix} \right).$    

Ne segue che per $ k \neq \pm 2$ il nucleo di $ F$ è il sottospazio :

$\displaystyle \kker(F)=\left \{ \left(- \frac{2}{k+2}t,- \frac{1}{k+2}t, - \frac{k}{k+2}t,t \right )
\;:\; t \in R \right \}
$

Una base per $ \kker(F)$ è

$\displaystyle \left \{ \left(- \frac{2}{k+2},- \frac{1}{k+2}, - \frac{k}{k+2},1 \right ) \right \},
$

e la dimensione del nucleo è pari a $ 1$.

Per $ k=2$ troviamo

$\displaystyle \kker(F)=\left \{ \left( -2t-s, t, 2t,s \right )
\;:\; t, s \in R \right \},
$

sicchè $ \kker(F)$ ha dimensione $ 2$. Una sua base si ottiene scegliendo la coppia $ (t,s)$ uguale a $ (1,0)$ e $ (0,1)$:

$\displaystyle \{(-2,1,2,0), (-1,0,0,1)\}.
$

Infine per $ k=-2$ il nucleo di $ F$ ha dimensione $ 1$ ed è costituito dai vettori:

$\displaystyle \kker(F)= \{(2t,t-2t,0) \;:\; t \in R \}.
$

Una sua base è costituita dal vettore

$\displaystyle (2,1,-2,0).
$

Determiniamo ora l'immagine di $ F$.

Per $ k \neq \pm 2$ la matrice $ A$ ha rango $ 3$, inoltre i primi tre vettori colonna di $ A$ sono indipendenti. Una base di $ \imm(F)$ è l'insieme

$\displaystyle \{(1,k,1), (k,4,0), (0,0,1)\}
$

e

$\displaystyle \imm(F)=\{ (\lambda + k \mu, \lambda k + 4 \mu, \lambda + \eta)\;:\; \lambda, \mu, \eta \in R\}.
$

Per $ k=-2$ la matrice $ A$ ha ancora rango $ 3$. sono indipendenti il secondo, il terzo e il quarto vettore colonna di $ A$ sicchè una base di $ \imm(F)$ è l'insieme:

$\displaystyle \{(-2,4,0), (0,0,1), (1,2,1) \}
$

e

$\displaystyle \imm(F)=\{ (-2 \lambda + \eta,4 \lambda + 2 \eta, \mu + \eta)\;:\; \lambda, \mu, \eta \in R\}.
$

Infine per $ k=2$ il rango di $ A$ è uguale a $ 2$ sicchè $ \dimm(\imm(F))=2$.

Una base è:

$\displaystyle \{ (0,0,1), (1,2,1)\}
$

e

$\displaystyle \imm(F)= \{(\mu, 2 \mu, \lambda + \mu)\}.
$

In ultimo verifichiamo il teorema di nullità più rango.

Per $ k \neq 2$ abbiamo trovato

$\displaystyle 4-1= \dimm(R^4)- \dimm( \kker(F))=\dimm(\imm(F))=3,
$

mentre per $ k=2$ abbiamo

$\displaystyle 4-2= \dimm(R^4)- \dimm( \kker(F))=\dimm(\imm(F))=2.
$

$ \qedsymbol$

Esercizio 47   Sia $ F:R^3 \rightarrow R^2$ l'applicazione lineare definita da

$\displaystyle F(x,y,z) = (k^2x + y, kx +y -(k-1)z).
$

  1. Trovare i valori di $ k$ per cui $ F$ non è suriettiva.
  2. Per ogni valore di $ k$ trovare una base di $ \imm(F)$ e calcolare la dimensione di $ \kker(F)$.

Dimostrazione. Scriviamo la matrice di $ F$ rispetto alle basi canoniche di $ R^3$ e $ R^2$.

Risulta:

  $\displaystyle F(1,0,0)=(k^2,k)$    
  $\displaystyle F(0,1,0)=(1,1)$    
  $\displaystyle F(0,0,1)=(0,1-k),$    

sicchè la matrice associata a $ F$ è la matrice

$\displaystyle A=\left[ \begin{matrix}
k^2&1&0\\
k&1&1-k
\end{matrix}\right].
$

Poichè

$\displaystyle \dete \left[ \begin{matrix}
1&0\\
1&1-k
\end{matrix}\right] =1-k
$

segue che

$\displaystyle \dimm(\imm(F))= \textrm{rango $(A)$}=\begin{cases}
2 &\textrm{se $k \neq 1$}\\
1 &\textrm{se $k=1$}
\end{cases}$

L'applicazione $ F$ non è suriettiva per $ k=1$.

Un sistema di generatori per l'immagine di $ F$ è l'insieme

$\displaystyle \{ F(1,0,0), F(0,1,0), F(0,0,1) \}= \{ (k^2,k), (1,1), (0,1-k) \}.
$

Per $ k \neq 1$ la dimensione di $ \imm(F)$ è $ 2$ e abbiamo visto che i vettori $ (1,1)$ e $ (0,1-k)$ sono linearemente indipendenti sicchè una base di $ \imm(F)$ è

$\displaystyle \mathcal{B}= \{ (1,1), (0,1-k) \}.
$

Per $ k=1$ invece l'immagine di $ F$ è un sottospazio di dimensione $ 1$ e una base è

$\displaystyle \mathcal{B}= \{ (1,1) \}.
$

Infine, utilizzando il teorema di nullità più rango, calcoliamo la dimensione del nucleo di $ F$. Risulta

$\displaystyle \dimm(\kker(F))=\dimm(R^3)-\dimm(\imm(F))
$

ovvero

$\displaystyle \dimm(\kker(F))= \begin{cases}
1 &\textrm{se $k \neq 1$}\\
2 &\textrm{se $k=1$.}
\end{cases}$

$ \qedsymbol$

Esercizio 48   Trovare per quali valori del parametro reale $ k$ l'applicazione lineare $ F: R^3 \rightarrow R^3$, definita da

$\displaystyle F(x,y,z) = (x+2y, 2x +ky +z, -x +2y +kz)
$

ammette inversa e calcolare esplicitamente l'inversa per uno di tali valori.

Dimostrazione. Determiniamo l'azione di $ F$ rispetto alla base canonica di $ R^3$. Risulta

  $\displaystyle F(1,0,0)=(1,2,-1)$    
  $\displaystyle F(0,1,0)=(2,k,2)$    
  $\displaystyle F(0,0,1)=(0,1,k).$    

La matrice associata a $ F$ rispetto alla base canonica è la matrice

$\displaystyle A=\left[ \begin{matrix}
1&2&0\\
2&k&1\\
-1&2&k
\end{matrix}\right].
$

Ora $ \dete(A)=k^2-4k-4$ sicchè il rango di $ A$ è $ 3$ per $ k$ diverso da $ 2 \pm2 \sqrt{2}$. D'altra parte $ F$ è invertibile se e solo se è iniettiva e suriettiva ovvero se e solo se $ \imm(F)=R^3$. Ne segue che $ F$ è invertibile per $ k \neq 2 \pm2 \sqrt{2}$.

La matrice associata all'applicazione inversa $ F{-1}: R^3 \rightarrow R^3$ rispetto alla base canonica è la matrice

$\displaystyle A^{-1}=\frac{1}{k^2-4k-4} \left[ \begin{matrix}
k^2-2&-2k&2\\
-2k-1&k&-1\\
k+4&-4&k-4
\end{matrix}\right].
$

L'applicazione $ F^{-1}$ è così definita da

  $\displaystyle F^{-1}(1,0,0)= \left (\frac{k^2-2}{k^2-4k-4}, \frac{-2k-1}{k^2-4k-4}, \frac{k+4}{k^2-4k-4} \right)$    
  $\displaystyle F^{-1}(0,1,0)= \left(- \frac{2k}{k^2-4k-4}, \frac{k}{k^2-4k-4}, - \frac{4}{k^2-4k-4} \right)$    
  $\displaystyle F^{-1}(0,0,1)= \left(\frac{2}{k^2-4k-4},- \frac{1}{k^2-4k-4}, \frac{k-4}{k^2-4k-4} \right).$    

$ \qedsymbol$

Esercizio 49   Sia $ f: R^3 \rightarrow R^3$ definita da:

$\displaystyle f(a,b,c)=(a+b,2c,a^2-b^2).
$

Provare che $ f$ non è lineare. Sia $ V$ il sottospazio di $ R^3$ costituito dalle terne $ (x,x,z)$ al variare di $ x$ e $ z$ in $ R$. Provare che la restrizione di $ f$ a $ V$ è lineare e determinarne immagine e nucleo.

Dimostrazione. Per provare che $ f$ non è lineare basta trovare $ v_1$ e $ v_2$ in $ R^3$ tali che

$\displaystyle f(v_1+v_2) \neq f(v_1)+f(v_2).
$

Per esempio se $ v_1=(1,2,0)$ e $ v_2=(0,1,2)$ risulta

$\displaystyle (4,4,-8)=f(1,3,2)=f((1,2,0)+(0,1,2)) \neq f(1,2,0)+f(0,1,2)=(4,4,-4).
$

Proviamo invece che la restrizione $ f_{V}$ di $ f$ a $ V$ è lineare. Per ogni $ (x,x,z), (y,y,w)$ in $ V$ e per ogni $ \lambda, \mu$ in $ R$ risulta

  $\displaystyle f( \lambda(x,x,z)+ \mu (y,y,w))=f( \lambda x+ \mu y,\lambda x+ \mu y, \lambda z+ \mu w)$    
  $\displaystyle =(2 \lambda x+2 \mu y,2 \lambda z+2 \mu w,0)$    
  $\displaystyle = \lambda(2x, 2z,0)+ \mu (2y, 2w,0)$    
  $\displaystyle =\lambda f(x,x,z)+ \mu f(y,y,w).$    

Il sottospazio $ V$ ha dimensione $ 2$ perchè ogni suo elemento è combinazione lineare dei vettori $ v_1=(1,1,0)$ e $ v_2=(0,0,1)$:

$\displaystyle (x,x,z)=x(1,1,0)+z(0,0,1),
$

e i vettori $ v_1$ e $ v_2$ sono linearmente indipendenti.

L'immagine di $ f_{V}$ è così generata dai vettori

$\displaystyle f(1,1,0)=(2,0,0) \quad \textrm{e} \quad f(0,0,1)=(0,2,0).
$

Segue che

$\displaystyle \imm(f_{V})=\{ (x,y,0)\;:\; x,y \in R \}.
$

Dal teorema di nullità più rango abbiamo:

$\displaystyle 2-2= \dimm(V)- \dimm(\imm(f_{V}))= \dimm(\kker(f_{V}))
$

sicchè

$\displaystyle \kker(f_{V})=\{(0,0,0)\}.
$

$ \qedsymbol$

Esercizio 50   Sia $ h: R^3 \rightarrow R^3$ un endomorfismo tale che $ h(1,1,0)=(0,0,1)$, $ h(1,0,2)=(0,q,1)$ e $ h(-1,0,0)=(2,1,1)$, con $ q \in R$. Calcolare $ h(1,0,0)$. Determinare i valori di $ q$ per i quali $ h$ è invertibile. Per quali valori di $ q$ risulta $ h^{-1}(2,1,3) \neq \emptyset$?

Dimostrazione. Innanzitutto verifichiamo che $ h$ è univocamente definita. Si tratta di verificare che i vettori $ v_1=(1,1,0)$, $ v_2=(1,0,2)$ e $ v_3=(-1,0,0)$ formano una base di $ R^3$. Risulta

$\displaystyle \left\vert \begin{matrix}
1&1&-1\\
1&0&0\\
0&2&0
\end{matrix}\right\vert=-2 \neq 0,
$

sicchè $ \mathcal{B}=\{ v_1,v_2,v_3\}$ è una base di $ R^3$.

Per la linearità di $ h$ abbiamo

$\displaystyle h(1,0,0)=h(-v_3)=-h(v_3)=(-2,-1,-1).
$

Scriviamo la matrice, $ A$, associata ad $ h$ rispetto alla base $ \mathcal{B}$ nel dominio e alla base canonica nel codominio.

Risulta:

$\displaystyle A= \left( \begin{matrix}
0&0&2\\
0&q&1\\
1&1&1
\end{matrix}\right).
$

I valori del parametro $ q$ per i quali l'endomorfismo è invertibile sono tutti e soli i valori del parametro $ q$ per i quali è $ \imm(h)=R^3$.

Poichè $ \dete(A)=-2q$, l'applicazione $ h$ è invertibile se e solo se $ q\neq 0$.

Infine $ h^{-1}(2,1,3)$ è sicuramente non vuota se $ h$ è suriettiva (anzi siccome $ h$ è un endomorfismo in questo caso contiene esattamente un vettore del dominio), cioè per $ q\neq 0$.

Per $ q=0$, abbiamo

$\displaystyle \imm(h)= \left \langle \{h(1,1,0), h(1,0,2), h(-1,0,0) \} \right \rangle
= \left \langle \{(0,0,1), (2,1,1) \} \right \rangle.
$

Il vettore $ (2,1,3)$ appartiene a l'immagine di $ h$, ovvero $ h^{-1}(2,1,3) \neq \emptyset$, se e solo se esistono $ \alpha$ e $ \beta$ in $ R$ tali che

$\displaystyle \alpha (0,0,1)+ \beta (2,1,1)=(2,1,3).
$

L'uguaglianza vettoriale appena scritta è soddisfatta per $ \alpha=2$ e $ \beta=1$.

In conclusione $ h^{-1}(2,1,3) \neq \emptyset$ per ogni valore del parametro $ q$. $ \qedsymbol$

Esercizio 51   Sia $ f: R^4 \rightarrow R^4$ l'applicazione lineare definita da:

$\displaystyle f(x_1,x_2,x_3,x_4)=(3x_1+\alpha x_3,x_1+x_2+x_3+x_4,- \alpha x_1-x_2+x_4,\alpha x_4).
$

Determinare la dimensione dell'immagine di $ f$ al variare del parametro reale $ \alpha$.

Dimostrazione. La matrice associata a $ f$ rispetto alle basi canoniche in $ R^4$ è la matrice

$\displaystyle A= \left( \begin{matrix}
3&0& \alpha&0\\
1&1&1&1\\
- \alpha&-1&0&1\\
0&0&0& \alpha
\end{matrix}\right).
$

Per determinare la dimensione dell'immagine di $ f$ determiniamo il rango di $ A$.

Una possibile riduzione a gradino della matrice $ A$ è la seguente:

  $\displaystyle \left( \begin{matrix}1&1&1&1\\ 3&0& \alpha&0\\ - \alpha&-1&0&1\\ ...
...\ 0& \alpha -1& \alpha & \alpha +1\\ 0&0&0& \alpha \end{matrix} \right)\leadsto$    
  $\displaystyle \left( \begin{matrix}1&1&1&1\\ 0&-3& \alpha-3&-3\\ 0& 0& \alpha^2- \alpha+3 & 6\\ 0&0&0& \alpha \end{matrix} \right).$    

Segue allora che

$\displaystyle \dimm(\imm(f))= \textrm{rango $(A)$}= \begin{cases}
4 & \textrm{se $\alpha \neq 0$}\\
3 & \textrm{se $\alpha = 0$.}
\end{cases}$

$ \qedsymbol$

Esercizio 52   Sia $ g: R^3 \rightarrow R^3$ l'applicazione di matrice, rispetto alle basi canoniche:

$\displaystyle \left( \begin{matrix}
2&1&1\\
1&1&3\\
4&0&2
\end{matrix}\right).
$

Verificare che è un isomorfismo. Calcolare $ g^{-1}$.

Dimostrazione. Per verificare che l'applicazione $ g$ sia un isomorfismo bisogna provare che è suriettiva e iniettiva. D'altra parte $ g$ è un endomorfismo dunque basta provarne la suriettività.

Risulta

$\displaystyle \left \vert \begin{matrix}
2&1&1\\
1&1&3\\
4&0&2
\end{matrix}\right \vert
=10,
$

sicchè $ \imm (g)= R^3$.

La matrice associata a $ g^{-1}$ rispetto alle basi canoniche è la matrice

$\displaystyle \left ( \begin{matrix}
2&1&1\\
1&1&3\\
4&0&2
\end{matrix}\rig...
... \displaystyle{\frac{2}{5}}& \displaystyle{\frac{1}{10}}
\end{matrix}\right ).
$

$ \qedsymbol$

Esercizio 53   Data la matrice

$\displaystyle A= \left(
\begin{matrix}
1&0&1\\
1&1&0\\
0&-1&1
\end{matrix}\right)
$

determinare una matrice $ B$ tale che il prodotto $ BA$ sia la matrice nulla.

Dimostrazione. Innanzitutto osserviamo che una matrice $ B$ non nulla tale che $ BA$ sia la matrice nulla esiste perchè $ \dete(A)=0$.

Guardiamo $ A$ come la matrice di un endomorfismo $ f: R^3 \rightarrow R^3$ rispetto alle basi canoniche. Determiniamo l'immagine e il nucleo di $ f$ .

$\displaystyle \kker(f)$ $\displaystyle = \left \{ (x,y,z) \in R^3 \;:\; \begin{cases}x+z=0\\ x+y=0\\ -y+z=0 \end{cases} \right \}$    
  $\displaystyle =\left \{ (x,y,z) \in R^3 \;:\; \begin{cases}x=-y\\ z=y \end{cases} \right \}.$    

Ne segue che

$\displaystyle \kker(f)= \sppan\{ (-1,1,1)\}.
$

L'immagine di $ f$ è generata dai vettori $ (1,1,0)$, $ (0,1,-1)$ e $ (1,0,1)$. Il primo e il terzo sono linearmente indipendenti e formano una base per $ \imm(f)$ :

$\displaystyle \imm(f)= \sppan \{(1,1,0), (1,0,1)\}.
$

Abbiamo ottenuto una base di $ R^3$

$\displaystyle \mathcal{B}= \{v_1=(1,1,0), v_2=(1,0,1), v_3=(-1,1,1) \}.
$

Definiamo un endomorfismo $ g$ di $ R^3$ in modo che

$\displaystyle \imm(f) \subset \kker(g).
$

Rispetto alla base $ \mathcal{B}$ definiamo

$\displaystyle g(v_1)=(0,0,0)=g(v_2) \quad \textrm{e} \quad g(v_3)=v,
$

dove $ v$ è un qualsiasi vettore di $ R^3$. Scriviamo allora $ v=(3a, 3b, 3c)$ per certi $ a$, $ b$ e $ c$ in $ R$.

Determiniamo ora la matrice, $ B$, dell'endomorfismo $ g$ rispetto alla base canonica.

Risulta:

$\displaystyle (1,0,0)$ $\displaystyle = \frac{1}{3} (v_1+v_2-v_3)$    
$\displaystyle (0,1,0)$ $\displaystyle = \frac{1}{3} (2v_1-v_2+v_3)$    
$\displaystyle (0,0,1)$ $\displaystyle = \frac{1}{3} (-v_1+2v_2+v_3),$    

dunque

$\displaystyle g(1,0,0)$ $\displaystyle = \frac{1}{3} (g(v_1)+g(v_2)-g(v_3))=(-a,-b,-c)$    
$\displaystyle g(0,1,0)$ $\displaystyle = \frac{1}{3} (2g(v_1)-g(v_2)+g(v_3))=(a, b, c)$    
$\displaystyle g(0,0,1)$ $\displaystyle = \frac{1}{3} (-g(v_1)+2g(v_2)+g(v_3))=(a, b, c).$    

La matrice $ B$ è la matrice

$\displaystyle B= \left(
\begin{matrix}
-a&a&a\\
-b&b&b\\
-c&c&c
\end{matrix}\right ).
$

$ \qedsymbol$


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Andreatta Marco
2000-09-18