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Soluzioni proposte

Soluzione dell'esercizio 1 Procediamo per induzione su $n$. Per $n=0$ la formula è banalmente vera.

Supponiamo che la formula valga per $n$, allora

\begin{displaymath}
\begin{array}{rcl}
\displaystyle\sum_{i=0}^{n+1} i^2 & = &...
... & \displaystyle\frac{(n+1)(2(n+1)+1)((n+1)+1)}{6}
\end{array}\end{displaymath}

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Soluzione dell'esercizio 2 Il polinomio caratteristico è dato da $x^2+3x+2$ le cui radici sono $-1i$ e $-2$, quindi una base dello spazio delle soluzioni è data dalle due successioni $a_n=(-1)^n$ e $b_n=(-1)^n$, quindi la soluzione generale dell'equazione è data da:

\begin{displaymath}
x_n=A (-1)^n+B(-2)^n\quad A,B\in\mathbb{C}.
\end{displaymath}

Imponendo le condizioni iniziali si ottiene il sistema

\begin{displaymath}
\left\{
\begin{array}{l}
-2 = x_0 = A + B \\
3 = x_1 = -A - 2 B
\end{array}\right.
\end{displaymath}

risolvendo il quale si ottiene $A=B=-1$, e quindi la soluzione è:

\begin{displaymath}
x_n=-(-1)^n-(-2)^n = (-1)^{n+1}(1 + 2 ^{n}).
\end{displaymath}

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Soluzione dell'esercizio 3 $1\in N_G(H)$ in quanto $1^{-1}h 1 = h\in H$ per ogni $h\in H$.

Siano $g_1,g_2\in N_G(H)$, allora

\begin{displaymath}
(g_1g_2)^{-1} H g_1g_2 = g_2^{-1}(g_1^{-1} H g_1) g_2 = g_2^{-1} H g_2 = H
\end{displaymath}

e quindi $g_1g_2\in N_G(H)$.

Sia $g \in N_G(H)$ allora

\begin{displaymath}
(g^{-1})^{-1} H g^{-1} = g H g^{-1} = g g^{-1} H g g^{-1} = H
\end{displaymath}

e quindi $g^{-1}\in N_G(H)$.

Se $h\in H$ proviamo che $h^{-1} H h = H$. Infatti se $h'\in H$ allora, dato che $H$ è un sottogruppo, $h^{-1} h' h \in H$ e quindi $h^{-1} H h \subseteq
H$. D'altra parte se $h'\in H$ allora $h h' h^{-1}\in H$ e quindi $h = h^{-1}(h
h' h^{-1}) h \in h^{-1}Hh$, ossia $H\subseteq h^{-1} H h$ e, per tanto $h^{-1} H h = H$, ossia $h\in N_G(H)$.

Ricordiamo che uno dei modi equivalenti di dire che $H$ è normale in $G$ è che $g^{-1}Hg = H$ per ogni $g\in G$ e quindi se e solo se $g \in N_G(H)$ per ogni $g\in G$ ovvero se e solo se $G=N_G(H)$.     back.gif


Soluzione dell'esercizio 4 Osserviamo che se $B''$ è una sottoalgebra che contiene sia $B'$ che $x$, allora anche $x'\in B''$ e quindi per ogni $a,b\in B'$ si ha che $a\wedge x \in
B''$, $b\wedge x'\in B''$ e quindi anche $(a \wedge x) \vee (b \wedge x') \in B''$, ossia $A\subseteq B''$. Basta allora provare che $A$ è una sottoalgebra, ossia che è chiusa rispetto a $\vee $, $\wedge $ e $'$ e che contiene $0,1$.

Dato che $B'$ è una sottoalgebra, $0,1\in B'$ e quindi

\begin{eqnarray*}
0 & = & 0 \vee 0 = (0 \wedge x ) \vee (0 \wedge x') \in A \\
1 & = & x \vee x' = ( 1 \wedge x ) \vee ( 1 \wedge x') \in A.
\end{eqnarray*}



Siano $(a_1 \wedge x )\vee (b_1 \wedge x')$, $(a_2 \wedge x )\vee (b_2 \wedge x')\in A$, allora

\begin{displaymath}
\begin{array}{rcl}
( (a_1 \wedge x ) &\vee &(b_1 \wedge x'...
...\vee a_2 ) \wedge x ) \vee (b_1\vee b_2 \wedge x')
\end{array}\end{displaymath}

che appartiene ad $A$ in quanto $a_1\vee a_2$, $b_1\vee b_2\in B'$.

Siano $(a_1 \wedge x )\vee (b_1 \wedge x')$, $(a_2 \wedge x )\vee (b_2 \wedge x')\in A$, allora

\begin{displaymath}
\begin{array}{rcl}
( (a_1 \wedge x ) &\vee & (b_1 \wedge x...
... a_2) \wedge x) \vee ( (b_1 \wedge b_2) \wedge x')
\end{array}\end{displaymath}

che appartiene ad $A$ in quanto $a_1\wedge a_2$, $b_1\wedge b_2\in B'$.

Sia $(a \wedge x )\vee (b \wedge x')\in A$, allora

\begin{displaymath}
\begin{array}{rcl}
( (a \wedge x ) \vee (b \wedge x') )' &...
...x )) =\\
& = & (a' \wedge x) \vee (b' \wedge x )
\end{array}\end{displaymath}

che appartiene ad $A$ in quanto $a'$, $b'\in B'$.     back.gif


Soluzione dell'esercizio 5 L'unità dell'anello $\mathbb{F}\times \mathbb{K}$ è $(1_\mathbb{F},1_\mathbb{K})$. Ma allora, perché un elemento $(f,k)\in \mathbb{F}\times \mathbb{K}$ sia invertibile, dovranno essere invertibili entrambe le sue coordinate, e quindi, dato che $\mathbb{F}$ e $\mathbb{K}$ sono campi, ciò equivale a dire che entrambe le coordinate siano diverse da $0$. Quindi l'insieme degli elementi invertibili è dato da:

\begin{displaymath}
\mathbb{F}^*\times\mathbb{K}^* = \{(f,k)\in \mathbb{F}\times \mathbb{K}\mid f \ne 0, ~ k\ne 0\}.
\end{displaymath}

Proviamo che $\mathbb{F}\times \mathbb{K}$ possiede soltanto i quattro ideali: $\left\langle {}0\right\rangle $, $\mathbb{F}\times\{0\}$, $\{0\}\times\mathbb{K}$ e $\mathbb{F}\times \mathbb{K}$. Proviamo innanzitutto che $\mathbb{F}\times\{0\}$ e $\{0\}\times\mathbb{K}$ sono ideali. Sono ovviamente chiusi rispetto alla somma, inoltre se $(f,0)\in \mathbb{F}\times\{0\}$ e $(f',k')\in\mathbb{F}\times\mathbb{K}$ allora $(f,0)(f',k')=(ff',0)\in \mathbb{F}\times\{0\}$, e analogamente per l'altro ideale.

Proviamo ora che non ci sono altri ideali. Sia $I$ un ideale non banale di $\mathbb{F}\times \mathbb{K}$ (ossia $I\ne\left\langle {}0\right\rangle $ e $I\ne\mathbb{F}\times\mathbb{K}$). Sia $(0,0)\ne(f,k)\in I$. Se $f$ e $k$ sono entrambi non nulli allora $(f,k)$ è invertibile e quindi $I=\mathbb{F}\times\mathbb{K}$, contro l'assunto (ricordiamo che se un ideale contiene un elemento invertibile, allora coincide con tutto l'anello). Supponiamo che $k=0$, allora $(1,0)=(f,0)(f^{-1},0)\in I$ e quindi per ogni $g\in \mathbb{F}$ si ha che $(g,0)=(1,0)(g,0)\in I$ e quindi $\mathbb{F}\times\{0\}\subseteq
I$. D'altra parte se esistesse un elemento $(0,k)\in I$ con $k\ne0$ allora $(1,k)=(1,0)+(0,k)\in I$ sarebbe un elemento invertibile e quindi $I=\mathbb{F}\times\mathbb{K}$, contro quanto supposto, per tanto $I=\mathbb{F}\times\{0\}$.

In modo analogo si prova che se $(0,k)\in I$ allora $I=\{0\}\times\mathbb{K}$.     back.gif



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Luminati Domenico 2002-05-16