È istituito il Corso di laurea in fisica applicata appartenente alla classe XXV - Scienze e tecnologie fisiche.
La struttura didattica responsabile è la Facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali.
Il corso di laurea in Fisica applicata è orientato verso la formazione di laureati che possiedano una solida formazione di base (aperta a successivi affinamenti nei corsi di laurea specialistica, di master e di dottorato, nonchè nelle scuole di specializzazione, inclusa quella per la formazione degli insegnanti) e siano preparati per svolgere, nell'industria e nei servizi, la funzione di "tecnologo", esperto nello sviluppo, la messa a punto e l'utilizzo di strumentazioni e processi tecnologici di tipo fisico.
In particolare, il corso è dedicato all'approfondimento degli aspetti che riguardano i seguenti settori:
I laureati in Fisica applicata possiedono una buona conoscenza di base dei diversi settori della fisica classica e quantistica e delle idee fondamentali della chimica, comprendono ed utilizzano metodi matematici ed informatici adeguati, hanno familiartità con le strumentazioni elettroniche, possiedono competenze operative e di laboratorio, sanno sviluppare procedure di misura e di analisi dei dati sperimentali, sanno utilizzare il metodo scientifico di indagine con particolare riferimento alla costruzione di modelli ed alla loro verifica.
Sono in grado di utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, sono in possesso di adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell'informazione, sono capaci di lavorare in gruppo, di operare con autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.
I curricula che consentono di conseguire la laurea in Fisica applicata devono comprendere le seguenti attività formative, classificate in gruppi, fatta salva la possibilità per lo studente di presentare un piano di studi individuale, come più avanti precisato.
È facoltà dello studente di presentare un piano di studio individuale, che deve comunque soddisfare ai requisiti previsti dalla Classe delle Lauree nelle Scienze e tecnologie fisiche. Tale piano di studi è soggetto ad approvazione da parte della struttura didattica competente.
Ogni studente del primo anno viene affidato ad un tutore che lo aiuta ad organizzare in modo proficuo le sue attività formative. Il tutorato affronta, in particolare, i problemi legati alla transizione fra scuola superiore e università.
La struttura didattica competente contribuisce alle attività di orientamento rivolte agli studenti che intendono iscriversi all'Università, agli studenti dei primi anni del corso di laurea che intendono meglio definire o modificare il percorso scelto ed agli studenti dell'ultimo anno del corso di laurea che intendono proseguire gli studi o inserirsi nel mondo del lavoro.
La struttura didattica competente si occupa inoltre dei rapporti con i laureati, curando la raccolta di informazioni relative alle loro successive attività di studio e di lavoro, nonché alle eventuali necessità manifestate nel settore dell'aggiornamento. Tali informazioni sono utilizzate per migliorare il progetto formativo del corso di laurea.
Per tutti gli insegnamenti appartenenti ai gruppi 1 - 6, le attività scelte dagli studenti aventi analoghe caratteristiche e quelle professionalizzanti, ogni credito comporta almeno 8 ore di didattica frontale, comprendenti le attività di laboratorio e, per gli insegnamenti non di laboratorio, un appropriato numero di ore dedicate alle esercitazioni che hanno carattere di studio guidato e mirano a sviluppare le capacità dello studente nel risolvere problemi ed esercizi. In ogni caso, la didattica frontale non deve superare le 12 ore per credito. Il tempo riservato allo studio personale e ad altre attività formative di tipo individuale è pari al almeno il 60 per cento dell'impegno orario complessivo.
Le attività attinenti ai gruppi 1 - 6, quelle scelte dallo studente aventi analoghe caratteristiche e quelle professionalizzanti sono valutate per mezzo di prove scritte e/o orali, tenendo eventualmente conto di prove sostenute durante tutto il periodo di attività. La valutazione è espressa in trentesimi con eventuale lode. Per le altre tipologie la valutazione può essere espressa con due soli gradi: "approvato" o "non approvato". Nel caso della prova di conoscenza della lingua straniera, la valutazione può consistere nel conseguimento di una attestazione internazionale.
Requisiti necessari per iniziare regolarmente gli studi sono l'abitudine a ragionare rigorosamente, un certo interesse per la comprensione dei fenomeni naturali e la familiarità con il linguaggio matematico per quanto riguarda gli aspetti più elementari dell'aritmetica, dell'algebra e della geometria. È anche richiesta la conoscenza a livello intermedio della lingua inglese. Il regolamento didattico descrive più in dettaglio le conoscenze e le competenze disciplinari e generali che sono richieste per l'accesso al Corso di laurea, nonché le modalità, con cui la struttura didattica competente rende disponibili agli studenti ed ai pre-iscritti opportune forme di autovalutazione e di verifica di tali conoscenze e competenze.
Il Regolamento didattico precisa inoltre le attività formative supplementari a cui possono accedere gli studenti che non sono in possesso dei requisiti minimi previsti per poter proseguire gli studi. Tali attività supplementari non permettono il conseguimento di crediti nell'ambito del corso di laurea in Fisica Applicata.
La struttura didattica responsabile può riconoscere attività formative svolte presso altri corsi di studio, anche di altre Università, o competenze del tipo indicato al comma 7 dell'articolo 5 del decreto n.509 del 3-11-1999. I relativi crediti sono attribuiti tenendo conto del contributo dell'attività al raggiungimento degli obiettivi formativi del corso di laurea. Regole specifiche per i riconoscimenti più comuni, quali quelli riguardanti attività di corsi affini nella stessa Facoltà, sono raccolte in apposite tabelle, aggiornate periodicamente a cura della struttura didattica responsabile.
La prova finale per il conseguimento della laurea in Fisica applicata consiste nella discussione pubblica di un elaborato scritto, che viene preparato dallo studente con la guida di un relatore. La discussione è rivolta anche a valutare la preparazione generale dello studente. Il Regolamento didattico del corso di laurea in fisica applicata determina i criteri per la definizione del voto di laurea che è espresso in centodecimi con eventuale lode. Esso valuta il curriculum dello studente, la preparazione e la maturità scientifica da lui raggiunta al termine del corso di laurea.
I vincoli posti dalla classe delle lauree XXV - Scienze e tecnologie fisiche - sono soddisfatti dal curriculum normale previsto dall'ordinamento didattico del Corso di laurea in fisica come mostra la seguente tabella.