Di questa geometria sono possibili più modelli,
quello che descriveremo ora è dovuto
a F. Klein.
Il luogo di questa geometria (detto anche l'universo)
è dato dai punti di un disco nel piano di raggio
r (abbastanza grande rispetto all'osservatore) detto
Disco
Iperbolico.
Dati due punti P e Q nel disco si definisce la distanza
di P da Q, (d(P,Q)) nel modo seguente
(si veda il disegno):
si considera il cerchio passante per P e Q che interseca
il bordo del disco perpendicolarmente
nei punti P' e Q'.
Allora d(P,Q) = 1/2 | log [(PP'/QP') (QQ'/PQ')]
| .
Proposizione .
Con questa distanza il cammino più breve per andare da un punto
P ad un altro Q
del disco iperbolico è quello
dato dal cerchio passante per i due punti e ortogonale al bordo del disco.
In altre parole per ogni punto
R del disco vale
d(P,R) +d(R,Q) > o = d(P,Q)con l'uguale se R è sul cerchio sopra descritto.
Una retta in geometria iperbolica è quindi data da un cerchio ortogonale al bordo del disco.
Si noti che se tengo fisso un punto
P e mi muovo con Q verso il bordo del disco la distanza d(P,Q)
tende ad infinito, ovvero non riesco
a raggiungere il bordo, o alternativamente le rette sono infinite nelle
due direzioni.